10 dic 2014

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Salute e sicurezza sul lavoro: sfide e obiettivi della nuova strategia europea




A sei mesi dal varo, il piano della Commissione Ue per la prevenzione di infortuni e malattie professionali è stato discusso da rappresentanti di istituzioni, organizzazioni datoriali e sindacati del continente nell'ambito del seminario internazionale promosso a Roma dall'Inail e dal Ministero del Lavoro.

Tre sono le sfide principali emerse dal nuovo quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul lavoro della Commissione Ue per il periodo 2014 - 2020:

  • migliorare l'attuazione delle norme esistenti, rafforzando in particolare la capacità delle piccole e micro imprese di attuare misure di prevenzione dei rischi efficaci ed efficienti;
  • migliorare la prevenzione delle malattie professionali, affrontando i rischi nuovi ed emergenti senza trascurare quelli già esistenti;
  • tenere conto dell'invecchiamento della forza lavoro europea.

Ogni anno più di 160mila vittime per incidenti e tecnopatie

Stando ai risultati di un'indagine di Eurobarometro pubblicata in aprile, l'85% dei lavoratori europei esprime un elevato livello di soddisfazione per quanto riguarda le condizioni di salute e sicurezza nei rispettivi impieghi. Sono ancora circa 4mila le morti causate ogni anno da infortuni sul lavoro nei Paesi europei e 160mila quelle provocate da patologie lavoro-correlate, mentre le vittime di incidenti gravi sono più di 3milioni.

Il programma di azione 2014 - 2020

Per affrontare questo scenario, ha aggiunto il rappresentante della Commissione, "il nuovo quadro strategico si basa su un programma di azione pluriennale, in continuità con il passato". Nel dettaglio, sono sette gli obiettivi individuati, a partire da "un ulteriore consolidamento delle strategie nazionali in materia di salute e sicurezza, attraverso per esempio il coordinamento delle politiche e l'apprendimento reciproco", e da "un sostegno concreto alle piccole e micro imprese, per aiutarle a soddisfare meglio le norme in materia di salute e sicurezza". In questo ambito rientra uno strumento pratico come la piattaforma web OiRA (Online interactive risk assessment), che semplifica la procedura di valutazione dei rischi da parte delle aziende.

Tra le priorità la semplificazione della legislazione esistente

La nuova strategia europea prevede, una valutazione dell'efficienza degli ispettorati del lavoro nazionali, la semplificazione della legislazione esistente, per eliminare gli eventuali oneri amministrativi inutili, salvaguardando allo stesso tempo un livello elevato di protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori, e la necessità di affrontare il tema dell'invecchiamento della forza lavoro e di migliorare la prevenzione delle malattie professionali per affrontare i rischi attuali e quelli emergenti relativi a nanomateriali, tecnologie verdi e biotecnologie.

Il ruolo dell'Eu-Osha

Un ruolo centrale per il coordinamento delle azioni intraprese da ogni Stato membro spetta all'Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (Eu–Osha), che opera anche attraverso la rete dei suoi punti focali nazionali (l'Inail per l'Italia). Per la realizzazione degli obiettivi fissati dal quadro strategico 2014 - 2020 l'Eu-Osha ha già promosso iniziative importanti e la nostra intenzione è quella di continuare a offrire un contributo attivo.

Nel 2016 - 2017 la campagna sull'invecchiamento della forza lavoro

Nel suo intervento la direttrice dell'Eu-Osha ha richiamato l'attenzione anche sull'importanza delle ispezioni, ritenute "essenziali per l'applicazione delle misure a tutela della salute e della sicurezza", e ha sottolineato la grande partecipazione registrata dalla campagna europea "Ambienti di lavoro sani e sicuri", incentrata nel biennio 2014 - 2015 sullo stress lavoro-correlato e sui rischi psicosociali, che coinvolge più di cento imprese di tutto il continente. La prossima edizione della campagna sarà invece dedicata a una delle tre sfide indicate nella strategia della Commissione: l'invecchiamento della forza lavoro europea. [Articolo tratto dal sito www.inail.it]

 

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