22 apr 2015

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Agricoltura: infortuni in calo, ma aumentano le malattie professionali




In Italia le denunce di infortunio sul lavoro in agricoltura, che nel 2014 impiegava circa 812mila addetti (+1,6% rispetto all'anno precedente), nel quinquennio 2009-2013 hanno registrato una flessione del 23,5%, passando da 52.686 a 40.291.

Nello stesso arco di tempo, però, il numero delle malattie professionali ha subito un aumento eccezionale, pari al 141,7%, dalle 3.928 denunce del 2009 alle 9.494 del 2013.

Uno dei comparti più a rischio

Questi alcuni dei dati più significativi segnalati dal periodico statistico Dati Inail, che ha dedicato un approfondimento a questo settore, tradizionalmente uno di quelli a più alto rischio infortunistico sia in termini assoluti sia, soprattutto, in termini relativi (49 indennizzati ogni mille addetti contro i 24,33 dell'industria e servizi), secondo solo alle costruzioni per numero di casi mortali (un centinaio l'anno).

Nel Nord-Est il maggior numero di casi

È tradizione anche che il maggior numero d'infortuni (un caso su tre) avvenga nel Nord-Est del Paese, in particolare in Emilia Romagna (5.200) e Veneto (oltre 3.500), mentre in Puglia e in Sicilia, che hanno il maggior numero di lavoratori e di aziende e la più estesa superficie agricola utilizzata, gli infortuni risultano essere più contenuti (2.700 e 2.200 rispettivamente).

Al femminile una denuncia su cinque

La classe d'età più coinvolta negli infortuni è quella centrale, tra i 35 e i 49 anni, per gli uomini (34,5%) e quella più matura, tra i 50 e i 64 anni, per le donne (44,8%), i cui casi sono pari al 20% del totale.

La componente straniera, invece, è pari a circa il 12% del totale, cui concorrono soprattutto, tra i lavoratori di origine europea, i romeni (3,3%) e gli albanesi (1,5%) e, tra i non europei, quelli provenienti dai Paesi africani (2,6%) e asiatici (2,4%).

La causa più frequente è la caduta

Le lavorazioni più rischiose sono legate alla coltivazione del terreno, sia per la forte componente di opera manuale che per i mezzi meccanici comunque utilizzati.

A prevalere sono le cadute (un terzo dei casi), soprattutto da strutture edili e superfici, e la perdita di controllo (un quarto dei casi) di utensili, materiali, veicoli terrestri, macchine e attrezzature portatili.

Tra le malattie professionali, invece, l'86% dei casi riguarda il sistema osteo-articolare e dei muscoli, l'8,3% quello nervoso e degli organi di senso e il 2,4% l'apparato respiratorio. [Articolo tratto dal sito www.inail.it]

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