06 set 2024
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INAIL | Andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali: settore metallurgia
Il numero di giugno del periodico Dati Inail, curato dalla Consulenza statistica attuariale dell’Istituto, analizza il settore metallurgico. Dal documento emerge che tra il 2018 e il 2022 si nota un calo del 12,2% degli infortuni denunciati, passando dai 5.555 casi del 2018 ai 4.880 del 2022.
L’Italia, seconda in Europa per volume di produzione, impiega più di 700.000 addetti in più di 73.000 aziende, la maggior parte delle quali si trova nelle regioni del Nord Italia (97,2%).
Nel periodo preso in esame, gli infortuni denunciati hanno subito un calo significativo, con un forte ribasso del 25,9% tra il 2019 e il 2020 a causa della pandemia, seguito da un aumento nel 2021 (+21,4%) e una stabilizzazione nel 2022. Nonostante queste oscillazioni, il trend complessivo è risultato in diminuzione. Anche per gli infortuni mortali si osserva un calo significativo: si registrano 60 denunce totali nel periodo preso in considerazione.
Gli infortuni riconosciuti dall’Istituto sono diminuiti del 14,1%, passando da 4.523 a 3.883 casi, con un totale di 45 casi mortali. Di questi, il 92,4% è avvenuto sul luogo di lavoro, mentre il restante 7,6% si è verificato durante il tragitto casa-lavoro. Tuttavia, prendendo in considerazione solo i casi mortali, la percentuale di incidenti avvenuti in itinere sale al 24,4%.
Il settore metallurgico si distingue per una netta prevalenza di lavoratori di sesso maschile, che rappresentano il 97% degli infortuni con una maggiore incidenza tra i 45 e i 49 anni (17,0%).
Inoltre, le malattie professionali riguardano prevalentemente il sistema osteomuscolare e il tessuto connettivo (40,5%), con dorsopatie e disturbi dei tessuti molli tra le patologie più comuni. Le categorie professionali più colpite sono quelle degli operatori di impianti per la trasformazione dei metalli, i fabbri ferrai costruttori di utensili e dei fonditori, saldatori e professioni assimilate.
Il rapporto evidenzia che oltre la metà degli infortuni sul lavoro avviene durante la manipolazione o lavorazione di utensili e oggetti. La perdita di controllo degli strumenti è la causa principale, seguita da movimenti scoordinati del corpo. Per quanto riguarda i decessi, meno di un quarto è attribuibile alla perdita di controllo di macchine o attrezzature di movimentazione, mentre uno su sette è causato da scivolamenti o cadute.
Infine, Inail evidenzia che l’evoluzione tecnologica ha portato alla creazione di dispositivi di protezione individuale (Dpi) sempre più specifici e adattati alle esigenze delle lavorazioni metalliche. Sono state introdotte norme tecniche per proteggere i lavoratori dai rischi presenti nei processi metallurgici, che includono calzature speciali per fonderie e operazioni di saldatura, protezioni per occhi e viso, e dispositivi respiratori per le fasi di sabbiatura.
Questi progressi dimostrano l’importanza di investire nella sicurezza sul lavoro per ridurre ulteriormente il numero di infortuni e migliorare le condizioni lavorative nel settore metallurgico.
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