09 giu 2020

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FORMAZIONE | Intervista alla Specialista dei processi formativi Necsi




Durante tutto il periodo di emergenza, uno dei settori della sicurezza nei luoghi di lavoro più colpiti è stato, senza dubbio, la formazione.

Oggi, che per fortuna anche la formazione aziendale ha ricominciato ad essere erogabile e fruibile nella sua totalità, vogliamo proporvi l'intervista fatta alla Dottoressa Elena Zanchetta, Specialista nei processi formativi in Necsi, alla quale abbiamo posto alcune domande per far luce su come, in questo periodo, si sia evoluto il concetto di formazione all'interno delle aziende.

 

Elena, cos'ha significato per NECSI il poter essere in grado di erogare la formazione anche durante il periodo di lockdown?

È stato uno degli aspetti più importanti nella continuità aziendale. Poter dire “noi ci siamo” è stato fondamentale per continuare ad offrire un servizio completo a tutti i nostri clienti anche in questa fase di emergenza.

Accanto alla conosciuta campagna #Lasicurezzanonsiferma abbiamo anche lanciato l'hashtag #LaFORMAZIONEnonsiferma, per sottolineare una volta di più l'importanza di mantenere alta l'attenzione su formazione e informazione dei lavoratori.

 

La domanda di corsi di formazione da parte delle aziende ha subito una variazione in questo periodo?

Sicuramente. Per quanto ci riguarda siamo riusciti a trasferire, alla maggioranza dei nostri clienti, l'importanza di dare continuità al processo formativo. Riorganizzare la formazione ed erogarla in videoconferenza ha permesso ai datori di lavoro di non fermarsi nemmeno sul tema della formazione. 

 

Quanto è stato importante per Necsi essere stata velocemente in grado di offrire un nuovo servizio per erogare la formazione?

La chiusura della formazione in presenza è avvenuta in maniera repentina, ma siamo riusciti a non perderci d'animo. Assistere le aziende “a distanza”, è stato fondamentale.

Lo strumento utilizzato sta permettendo di erogare la formazione nel rispetto dei requisiti di legge e sta dando la possibilità ai nostri clienti di continuare l'erogazione della formazione usufruendo dei fondi interprofessionali.

 

In questi mesi, quanto è cambiato il modo di fare formazione?

I contenuti non sono cambiati e nemmeno il gruppo di lavoro è cambiato. A modificarsi è stato piuttosto l'approccio e le relazioni tra docenti e discenti, ma è avvenuto in modo naturale e ha portato a risultati oltre le aspettative. Anche se a distanza, le interazioni tra i vari attori coinvolti nel processo formativo sono state molto positive e costruttive continuando ad essere una condivisione di idee, di esperienze e sensazioni.  Direi che in alcuni casi ha permesso una, per così dire, maggiore vicinanza.

 

Quando l'emergenza sarà definitivamente rientrata la formazione in videoconferenza sparirà?

No, assolutamente.

Sarà data la possibilità alle aziende clienti di decidere quale strumento utilizzare per effettuare la formazione, ovviamente sempre nel rispetto della normativa. Novità di oggi: sono iniziati anche i corsi in modalità “mista”.

 

Cosa si intende con “corsi in modalità mista”?

Si tratta di un modo nuovo di intendere la formazione, facendo una vera e propria fusione tra i corsi in presenza e i corsi in videoconferenza, con alcuni discenti collegati in videoconferenza e altri discenti in presenza; talvolta lo stesso formatore può essere collegato in videoconferenza!

 

Quali sono stati i feedback delle aziende, dei discenti e dei formatori rispetto alla formazione erogata da Necsi in questo periodo?

Passata la paura iniziale di utilizzare lo strumento digitale e passato l'imbarazzo di vedersi “dentro” uno schermo di un pc, le persone sono rimaste soddisfatte dei corsi seguiti. C'è chi ha chiesto di non abbandonare questa modalità perché seguire il corso da “casa” permette di essere più concentrati, di non avere distrazioni e di evitare lo stress per la trasferta. Poi ovviamente c'è anche chi preferisce rimanere tradizionali, ma proprio per questo abbiamo deciso di proseguire e garantire sempre una modalità “mista” di erogare la formazione.

 

Ora qual è la situazione della formazione erogata da Necsi?

Siamo a pieno regime, stiamo organizzando ed erogando corsi quotidianamente. Per chi, purtroppo, ha dovuto fermarsi ed ora cerca di ripartire stiamo cercando di dare tutto il supporto necessario per recuperare il tempo perso e rimettersi in regola con gli adempimenti formativi.

Per i clienti che richiedono la formazione in presenza, verificati i decreti regionali/provinciali, stiamo organizzando le aule in maniera da rispettare scrupolosamente i protocolli sicurezza per le attività di formazione in presenza

 

A proposito di questo, cosa fa Necsi per assicurare la salubrità delle aule?

Abbiamo studiato e implementato nel dettaglio tutte le misure necessarie per applicare il protocollo anti-contagio richiesto dalla stessa Regione Veneto per la formazione in aula. Alcune delle misure sono:

  • rilevazione della temperatura corporea all'arrivo in sede,
  • igienizzazione delle mani prima dell'ingresso in aula,
  • registrazione su fogli individuali delle persone presenti in aula con orario di ingresso ed uscita,
  • bagni dedicati per i soli esterni,
  • obbligo di mascherina per tutta la durata dell'intervento,
  • pause controllate e disinfezione degli ambienti ad ogni fine corso,
  • continuo ricambio d'aria negli ambienti delle aule.

 

 

In ultima analisi, molte aziende ritengono che sia importante una formazione/informazione dei propri dipendenti rispetto al COVID 19. Qual è il pensiero di Necsi in merito?

In questo periodo di emergenza sanitaria abbiamo assistito ad una trasformazione del mondo del lavoro anche in relazione all'evoluzione delle organizzazioni lavorative. Ciò può portare con sé non solo una variazione dell'esposizione ad alcuni classici rischi lavorativi, ma anche problemi quali dispercezione dei rischi/delle relazioni interpersonali e rischi nuovi come quelli legati allo smart working.

Per questo riteniamo che la semplice informazione non sia sufficiente, c'è bisogno di dare di più, anche per ottemperare agli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i. in tema di rischi specifici.

Diamo la possibilità ai nostri clienti di formare i lavoratori con idonei corsi di formazione (protocollo anti-contagio, benessere, ergonomia…), personalizzando il più possibile gli interventi e scegliendo le modalità più consone per l'erogazione.

Sono presenti 2 commenti alla notizia

Utente Necsi Thomas Ronzan
09 giu 2020 alle 17:08

Grazie Elena per i molti spunti e considerazioni.
Sicuramente la formazione è un ambito su cui le aziende devono continuare ad investire.
Persone preparate e coinvolte potranno contribuire maggiormente a migliorare nella gestione dei processi in ambito sicurezza.

Andrea Dalla Francesca Cappello
10 giu 2020 alle 09:04

Concordo con la "modalità mista" e la declino anche in un'altra versione: tante volte la formazione in presenza è importante per la condivisione, per rafforzare la mentalità della sicurezza e per creare un clima di vicinanza; altre volte un corso in sessione video è più veloce, immediato, agile, rispondendo così alla richiesta di flessibilità delle aziende.
Le due modalità si integrano perfettamente, anche per una stessa azienda, e quindi continuate così!

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