INAIL | La robotica al servizio della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

La ricerca delle tecnologie industriali e della robotizzazione in campo lavorativo ha subito, e continua a subire, una notevole evoluzione. Anche la gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sta risentendo positivamente di questo progresso tanto che INAIL, assieme all’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ha avviato un nuovo progetto triennale chiamato “ergoClub” il quale, grazie ad un investimento di 5 milioni di euro, mira alla progettazione e alla realizzazione di umanoidi e di tecnologie wearable in grado di effettuare valutazioni e di gestire, ridurre e prevenire i rischi fisici dei lavoratori in particolar modo nei contesti industriali ed ospedalieri.

Dal sito INAIL riportiamo le dichiarazioni del Presidente Franco Bettoni, il quale definisce il progetto ergoClub

“una nuova tappa della collaborazione con IIT nel segno dell’innovazione tecnologica. Non si tratta di un punto di partenza, ma della nuova tappa del percorso di collaborazione avviato anni fa con IIT nel segno dell’innovazione tecnologica e che ha già portato a importanti risultati per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e per la riabilitazione degli infortunati. Nel frattempo, il mondo del lavoro è cambiato profondamente e la scienza ha sviluppato soluzioni sempre più all'avanguardia. Con progetti come questo, noi cerchiamo di creare le condizioni per mettere a disposizione dei lavoratori e del sistema produttivo i risultati di un’attività di ricerca che sia in linea con l’evoluzione tecnologica e possa sempre contribuire a migliorare la vita delle persone”.

Il nuovo progetto ergoClub è di fatto l'evoluzione del precedente studio AnDy il quale, finanaziato dall'Unione europea, in coordinamento con INAIL e IIT, è stata sviluppata una tuta sensorizzata la quale si occupa di registrare il movimento del corpo interpretando gli sforzi articolari in modo da indentificare i possibili rischi. 

ErgoClub si occuperà di sviluppare ulteriormente le tecnologie indossabili come, ad esempio una pelle artificiale in modo da fornire agli automi il senso del tatto oppure una serie di sensori indossabili dai lavoratori in grado di monitorare lo stato di salute psicofisico, il battito e la frequenza cardiaca e respiratoria così come la temperatura.