17 lug 2018

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REINSERIMENTO SOCIALE | Alex Zanardi e INAIL lanciano il progetto Handbike Kneeler




Da sempre INAIL pone una forte attenzione ai benefici della pratica sportiva soprattutto di chi, a causa di incidenti sul lavoro, ha subito amputazioni o infermità in modo che, proprio la pratica di uno sport, diventi strumento facilitatore per il reinserimento sociale e lavorativo.

Da anni è attiva una collaborazione tra INAIL e il Comitato Italiano Paralimpico per la progettazione e realizzazione di protesi e ausili personalizzati in relazione alla disciplina sportiva che si intende svolgere, sia a livello agonistico sia come hobby.

Presso il Centro Protesi Inail di Vogoroso di Budrio lo scorso 10 luglio è stato presentato il progetto ''Handbike Kneeler'', un programma di promozione della pratica sportiva tra le persone con disabilità al quale ha partecipato il grande campione Alex Zanardi con la sua società sportiva ''Obiettivo 3''.

Zanardi è da sempre un motivo di ispirazione per chi ha subito gravi infortuni sul lavoro e che vuole ritornare ad una vita piena di soddisfazioni e di sfide vinte. Lo stesso Zanardi, infatti, nel 2001 rimase vittima di uno spaventoso incidente durante una gara di CART in un circuito tedesco nel quale perse entrambe le gambe.

Il progetto mira a costruire dei prototipi di handbike con posizione inginocchiata, ispirata ai successi paralimpici dello stesso Zanardi, in modo da offrire agli utilizzatori amputati un design specifico, adattabile e personalizzabile a seconda delle posture attive previste per lo svolgimento del gesto sportivo. La sperimentazione coinvolgerà alcuni assistiti Inail. Il primo sperimentatore per l’individuazione della postura più proficua rispetto al gesto sportivo sarà proprio Zanardi, che farà anche da tutor per i tecnici del Centro Protesi e da testimonial di questa nuova disciplina per gli assistiti amputati.

''Il mio percorso riabilitativo – spiega il campione italiano - è iniziato a Budrio e qui ho lasciato tanti amici. Insieme a loro abbiamo sviluppato un progetto per diffondere il paraciclismo in modo più ampio, perché tante persone lo praticano con l’handbike in posizione sdraiata pur avendo le capacità per farlo in modo diverso, ovvero come faccio io, in posizione inginocchiata. Sul mercato, però, non esiste un mezzo per rispondere a queste esigenze''. I pazienti di Budrio, ha aggiunto, ''diventeranno i nostri tester e attraverso il lavoro di terapisti raccoglieremo informazioni per migliorare il mezzo e definire tecnicamente soluzioni per rispondere a domande diverse, perché amputazioni diverse hanno esigenze specifiche diverse''.

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