23 feb 2021

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ECHA | I risultati della limitazione delle sostanze chimiche




Da Helsinki giungono buone notizie derivanti dall'applicazione delle restrizioni a livello dell'Unione Europea per quanto riguarda la produzione e l'uso di sostanze chimiche che rappresentano un rischio.

Si tratta di benefici per la salute quantificabile in un valore di circa 2,1 miliardi di euro annuali per i prossimi 10 anni, tale è il rapporto costi benefici delle restrizioni REACH stimati da ECHA nella consueta relazione che va ad indagare anche le tipologie di benefici riscontrabili dalle limitazioni in questione.

Dal rischio di cancro al rischio di disturbi dello sviluppo sessuale, dall'asma professionale a malattie allergiche della pelle o dell'apparato respiratorio, sono solo alcune delle problematiche che vengono ridotti con l'adozione delle restrizioni delle sostanze chimiche pericolose il cui costo per la società ammonta ad un totale di mezzo miliardo di euro l'anno contro un valore quattro volte superiore per quanto riguarda i benefici.

Nel momento in cui tutte le restrizioni saranno effettive saranno almeno sette milioni i cittadini dell'Unione Europea la cui esposizione sarà stata ridotta sia sul luogo di lavoro che nella vita quotidiana.

Per fare un esempio, come si legge dal sito ECHA,

“cinque milioni di persone sono già sensibilizzate alle sostanze chimiche nocive negli articoli tessili e in pelle finiti. Limitare l'uso di sostanze chimiche sensibilizzanti per la pelle in questi articoli preverrà reazioni allergiche per molti di loro e inoltre proteggerà fino a 180 000 persone ogni anno dalla sensibilizzazione in primo luogo. Si prevede che ciò comporterà benefici per la salute di almeno 708 milioni di euro all'anno.”

Un vantaggio anche per l'ambiente

Le restrizioni delle sostanze chimiche hanno un impatto positivo anche a livello ambientale con oltre 95 mila tonnellate di sostanze pericolose non rilasciate nell'ambiente ogni anno.

Le microplastiche aggiunte intenzionalmente nei prodotti, ad esempio, che dovrebbero essere ridotte come da proposta della Commissione Europea, vedrebbero una riduzione di 500 mila tonnellate di microplastica nei prossimi 20 anni.

Il direttore per la gestione dei rischi Peter van der Zandt dichiara:

 “Le restrizioni REACH sono un modo potente ed efficace per controllare i rischi delle sostanze chimiche a livello dell'UE e promuovere la sostituzione. Questo studio mostra che i benefici per la società delle restrizioni sono notevolmente superiori ai costi associati. Insieme alla classificazione e all'etichettatura e all'autorizzazione REACH, le restrizioni costituiscono la spina dorsale della regolamentazione delle sostanze chimiche nocive nell'UE, proteggendo i nostri cittadini e l'ambiente ".

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