Inquinamento acustico in aumento

L'analisi periodica in otto città italiane da legambiente ha evidenziato un preoccupante aumento dei livelli di inquinamento acustico.

L'inquinamento sonoro registrato nelle citta' di Palermo, Vibo Valentia, Salerno, Pisa, Brescia, Padova, Ferrara, Roma e' dovuto a livelli di rumore oltre i limiti di legge con picchi soprattutto durante le ore notturne. Notevoli i rischi per la salute derivanti dall'esposizione prolungata a queste condizioni.

APPROFONIDMENTO

I risultati del monitoraggio di quest'anno relativamente all'inquinamento acustico hanno confermato le rilevazioni effettuate negli ultimi anni nelle città visitate dal Treno Verde. Dal 2000 su 48 città e 62 differenti zone poste sotto osservazione dal Treno Verde nessuna è risultata entro i limiti di legge, soprattutto nella fascia notturna.

'Sono valori preoccupanti ' afferma Legambiente -, dato che il decibel è un'unità di misura esponenziale, e ad un aumento di 3 db corrisponde una pressione doppia dell'onda sonora sul timpano e che tutti gli studi presi in esame dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università "la Sapienza" di Roma sono concordi nell'affermare che se il frastuono supera i 70 decibel aumenta fortemente la possibilità di riduzione o scomparsa delle fasi di sonno profondo e Rem (sogno) del sonno.'

A ciò si aggiunge quanto rilevato dal mondo scientifico riguardo l'impatto che l'inquinamento acustico ha sulle nostre vite: esposizioni prolungate al rumore possono causare tachicardia, variazione della pressione arteriosa e della capacità respiratoria, gastriti, nausea, alterazioni del campo visivo e della trasmissione degli impulsi nervosi. Possono generare inoltre aggressività, emicrania, capogiri, inappetenza, difficoltà di concentrazione.