27 ago 2019

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InforMO | Approfondimento sugli infortuni mortali da ribaltamento dei mezzi




Proseguiamo con gli approfondimenti messi a disposizione da INAIL sugli infortuni mortali in specifici settori di lavoro.

In particolare, oggi proponiamo la scheda dal titolo: “Il ribaltamento dei mezzi” nella quale viene presa in esame la statistica relativa alla distribuzione degli infortuni di tipo mortale legati a questa particolare causa che risulta, tra l'altro, essere proprio una delle principali cause di morte sul posto di lavoro.

Emerge subito che, da un'analisi settoriale, circa il 70% dei ribaltamenti avviene nel comparto agricolo-forestale in quanto, chiaramente, si tratta del settore che maggiormente fa uso di mezzi pesanti da parte dei lavoratori; seguono con il 13,2% il settore edile e l'8% il settore manifatturiero.

Il 62% dei lavoratori coinvolti sono agricoltori e operai agricoli, mentre quasi alla stessa percentuale di poco sotto il 20% troviamo conduttori di mezzi e macchine (quindi figure qualificate per questo tipo di lavoro) e operai professionali eterogenei che abitualmente non sono destinati alla conduzione di mezzi.

Per quanto riguarda la tipologia dei lavoratori soggetti a questo tipo di infortunio, INAIL rileva che uno su quattro risulta essere pensionato, il 21% lavoratori autonomi, il 26% dipendenti, l'8% irregolare e, quasi con la stessa percentuale del 6,8% lavoratori coadiuvanti familiari, soci e lavoratori con rapporti di lavoro atipici.

Dando uno sguardo ai fattori di rischio risulta che i mezzi coinvolti con maggiore percentuale sono i trattori seguiti da altri mezzi agricoli specifici. I carrelli elevatori (che possono apparire come i principali mezzi coinvolti in incidenti mortali) si posizionano “solo” in quarta posizione, risultando protagonisti degli eventi nel 10,7% dei casi).

Nel 60% dei casi i ribaltamenti sono dovuti esclusivamente ad errori di manovra o perdite di controllo alla guida. Tali errori risultano essere dovuti ad una conduzione scorretta usualmente adottata dall'operatorie (come il mancato rispetto delle regole di viabilità) oppure ad una non adeguata formazione/informazione (addestramento per la conduzione del mezzo.

Anche l'ambiente di lavoro risulta essere un importante fattore di rischio. Una mancata valutazione dell'ambiente in cui si opera, risulta un elemento fondamentale nel momento in cui si opera con mezzi pesanti.

Lasciando al lettore l'approfondimento di tutti i vari fattori di rischio presi in esame dalla scheda, diamo un veloce sguardo alle misure preventive suggerite da INAIL che vengono suddivise come segue:

  • Misure generarli per tutte tipologie di mezzi;
  • Misure specifiche per i mezzi agricoli;
  • Misure specifiche per i carrelli elevatori;
  • Misure specifiche per i mezzi movimento terra

 

In modo da poter suggerire un comportamento corretto a quanti più lettori possibili, senza cioè andare ad analizzare uno specifico settore, riportiamo le misure generali per tutte le tipologie di mezzi lasciando appunto a disposizione del lettore l'approfondimento specifico in allegato.

Prima di salire sul mezzo è sempre opportuno quindi valutare alcuni aspetti:

  • le condizioni del luogo di lavoro in cui si opera;
  • la tipologia del mezzo o macchina rispetto alla lavorazione;
  • lo stato di efficienza del mezzo e la relativa manutenzione:
  • le procedure operative da adottare a seconda delle fasi di lavoro;
  • l'organizzazione dei piani di viabilità aziendale anche in relazione alla possibilità di interferenze con altri mezzi semoventi;
  • l'eventuale presenza di persone nel raggio di azione della macchina provvedendo al loro allontanamento;
  • trattandosi di mezzi che richiedono conoscenze specifiche, è necessaria un'adeguata informazione, formazione e addestramento degli addetti alla guida, in conformità con quanto previsto dalla conferenza Stato-Regioni.

 

Invitiamo i lettori ad approfondire l'argomento consultando nella sua interezza la scheda a questo link.

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