05 giu 2017

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Il colpo di calore: come gestirlo nella valutazione dei rischi




L'elevata temperatura dell'aria, l'umidità e la prolungata esposizione al sole, possono causare nel lavoratore a rischio un aumento della temperatura corporea che si manifesta con debolezza, nausea, vomito, cefalea, crampi muscolari, brividi, sete intensa, cute calda e arrossata e, se la situazione si aggrava, vi è il rischio di morte.

Il colpo di calore può essere anche causa indiretta di un infortunio o di morte, facendo perdere conoscenza al lavoratore ed esponendolo quindi ad esempio a cadute o contatti con macchine e impianti.

Lo stress termico è quindi uno dei rischi compresi tra gli obblighi del Testo Unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/08) che indica di valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori”.

E' un’emergenza estiva ma non è imprevedibile perché rappresenta una realtà che si ripete ogni estate e colpisce in particolare alcune attività di cui riportiamo un elenco non esaustivo

  • Attività agricole in campagna (tra cui serre) e affini (manutenzione aree verdi, ecc..)
  • Cantieri edili
  • Manutenzioni stradali o a impianti esterni
  • Facchinaggio, traslochi, logistica in magazzini e depositi esterni o su piazzali 
  • Rifornimento carburanti
  • ...

A ciò si aggiungono le attività in cui alle condizioni atmosferiche si sommano in modo prevedibile altre sorgenti di calore e umidità dovute alle lavorazioni e quindi non meramente legate alle condizioni atmosferiche (ad esempio: attività di asfaltatura, fonderie, stirerie..).

Strategie per evitare e gestire il colpo di calore

Datore di lavoro e lavoratori possono adottare alcune strategie per diminuire le probabilità di uno stress termico o per gestire l'eventualita di un colpo di calore. 

  • anticipare l'inizio dei lavori al mattino in modo da sfruttare le ore più fresche per i lavori più pesanti
  • aumentare il numero delle pause o far ruotare i lavoratori esposti al sole
  • indicare quali sono gli indumenti più adatti in quanto, il lavoratore dovrà evitare di lavorare a pelle nuda ma indossare abiti leggeri e traspiranti con maniche e pantaloni lunghi
  • curare anche l'alimentazione evitando pasti abbondanti e l'uso di bevande alcoliche
  • tenere a disposizione acqua fresca 
  • conoscere le principali misure di primo soccorso nel caso di un malessere dovuto a colpo di calore come ad esempio chiamare il 118, posizionare il soggetto in un ambiente fresco e fare delle spugnature con acqua fresca

E' un rischio significativo nella tua azienda? 

Gestire il rischio significa effettuare una adeguata valutazione che sarà supportata da misurazioni. Se ritieni che il rischio sia significativo nella tua azienda chiedi a NECSI il servizio valutazione microclima.

Durante il sopralluogo il tecnico effettuerà con apposita strumentazione i rilievi di Temperatura ed Umidità presso le aree di lavoro all’aperto. Attenzione: le rilevazioni devono essere svolte in una ipotetica giornata peggiorativa, ovvero in cui si preveda che la Temperatura all’ombra superi i 30° e/o l’umidità relativa sia superiore al 70%. 

La valutazione sarà corredata di istruzioni, procedure e buone prassi per evitare malori ed infortuni e prevede

  • Piano di miglioramento e di formazione
  • Scelta di adeguati DPI
  • Eventuale progettazione di interventi impiantistici per il miglioramento delle condizioni lavorative

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