Polvere di marmo: per la Conferenza stato-regioni e' rifiuto inerte

Importante novita' per le aziende venete che lavorano il marmo.

Durante la Conferenza stato-regioni è stato espresso parere positivo alla valutazione delle polveri di marmo come "rifiuto inerte", invece che come "rifiuto non pericoloso".

La distinzione apparentemente sottile tra le due voci, implica in realtà una profonda differenza in fase di smaltimento del rifiuto prodotto. Se la polvere di marmo fosse stata esclusa dalla lista dei rifiuti che inerti, cosi' come prevedeva inizialmente una decisione comunitaria, per le aziende del settore si sarebbe presentato l'obbligo di effettuare la caratterizzazione del rifiuto, ovvero l'analisi chimica che ne valuta la qualita', con costi che sarebbero ricaduti su tutto il territorio.

Un procedimento inutile, visto che il taglio della pietra mediante il diamante (come avviene nel territorio veneto) produce solamente scarti di marmo puro, a differenza del taglio chimico. Diverse regioni italiane hanno ribadito lo stesso concetto, giungendo quindi ad ottenere il voto unanime per la modifica del testo.