05 set 2018

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INAIL | Infortuni primi sette mesi, i numeri degli open data INAIL




Sono stati pubblicati online i dati del primo semestre 2018 relativi i dati analitici alle denunce di infortunio con esito non mortale e di malattie professionali.

Tra gennaio e luglio di quest'anno i casi di infortunio rilevati dall'Istituto sono stati nel complesso 379.206. Risulta quindi un calo delle segnalazioni dello 0.3% rispetto all'anno precedente 2017.

Andando ad analizzare i dati più nello specifico risulta che nella gestione industria e servizi il calo complessivo è dello 0,2% mentre nell'Agricoltura la flessione è più significativa e si attesta ad un 2.8%. Il Conto Stato, invece, va in controtendenza facendo segnalare un aumento dello 0,1%.

Territorialmente la situazione risulta quasi invariata a Nord-Ovest (-0,04%) mentre risulta più evidente al Centro (-1,8%) e nelle Isole (-3%).
In aumento invece il Nord-Est e il Sud con rispettivamente uno +0,7% e uno 0,5% di segnalazioni.

 

Importante sottolineare, però, che il decremento che è stato rilevato in questi mesi dell'anno è legato solamente alla componente femminile che registra un calo dell'1,2%, mentre per quanto riguarda gli uomini viene registrato un aumento dello 0,2%.

Continua invece il trend negativo degli infortuni che interessano i lavoratori extracomunitari che fa segnare un aumento dell'8,6%
 

La fascia d'età che fa segnate un aumento più significativo degli infortuni è quella compresa tra i 60 e i 69 anni con un +5,6%, seguono a ruota i dipendenti con meno di 30 anni i quali infortuni aumentano del +3,7%. Decrescono invece gli infortuni per gli over 30 che scendono del -4,1% e della fascia d'età tra i 45 e i 59 anni (-1,2%).

 

Apriamo una breve parentesi sulla situazione degli infortuni mortali che, nei primi sette mesi dell'anno sono stati 587, quattro in meno rispetto all'analogo periodo del 2017. Continua il trend di aumento dei casi occorsi in itinere, ossia nel tragitto casa lavoro che aumentano dell'8,1% mentre quelli in occasione di lavoro.

Per quanto concerne le malattie professionali l'incremento si attesta al +3,5% con un aumento importante nel centro +717 casi, al Sud +568 casi, Nord-Ovest +115 e nel Nord-Est +10. In controtendenza, fortunatamente, le Isole che segnano -133 casi.
 

In ottica di genere si rilevano 1.159 denunce in più per i lavoratori (da 26.253 a 27.412: +4,4%) e 118 in più per le lavoratrici (da 9.971 a 10.089: +1,2%). L'incremento ha interessato prevalentemente le denunce dei lavoratori italiani (da 33.908 a 35.101; +3,5%), rispetto a quelle dei lavoratori comunitari (da 652 a 796; +22,1%). In calo del 3,7% le denunce degli extracomunitari (da 1.664 a 1.603).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (21.676 casi), con quelle del sistema nervoso (4.211) e dell'orecchio (2.774), continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate nel periodo gennaio-luglio 2018 (pari a oltre il 76% del complesso). Seguono le denunce di patologie del sistema respiratorio (1.618) e dei tumori (1.401).

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