06 apr 2023

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INAIL | I dati di febbraio su infortuni e malattie professionali




Da INAIL, nel primo bimestre del 2023, sono state presentate 86.483 denunce di infortunio sul lavoro (-29,1% rispetto a febbraio 2022), dove 100 di esse con esito mortale (-12,3%). In aumento, però, sono le patologie di origine professionale con +28,7% rispetto all’anno precedente.

DENUNCE DI INFORTUNIO

Per quanto riguarda le denunce di infortunio a livello nazionale, i dati del primo bimestre del 2023, evidenziano un calo significativo di infortuni nei luoghi di lavoro del -33,1%, corrispondente a 74.916 infortuni, rispetto all’anno precedente dove sono stati registrati 111.975 lavoratori infortunati. A differenza degli infortuni avvenuti nel tragitto di andata e ritorno dalla propria abitazione al luogo di lavoro, dov’è stato registrato un aumento del +15,5% (da 10.019 a 11.567).

Settori con aumento o diminuzione di denunce di infortuni sul lavoro nel primo bimestre 2023, rispetto a febbraio 2022:

  • Gestione Industria e servizi -36,4% (da 103.661 ai 65.941)
  • Agricoltura +4,2% (da 3.435 a 3.579)
  • Conto stato +13,9% (da 14.898 a 16.963)
  • Sanità e assistenza sociale -78,9%
  • Amministrazione pubblica (comprese attività degli organismi preposti alla sanità, Asl e amministratori comunali, provinciali e regionali) -71,8%
  • Trasporto magazzinaggio -65,0%

L’analisi territoriale ha evidenziato una diminuzione di denunce di infortunio in tutte le aree del Paese, dove le maggiori regioni con cali di percentuali sono Campania, Liguria, Lazio e Piemonte. In generale, però, è nel Nord-Ovest la flessione maggiore evidenziando un -36,3%, seguita poi dal Sud (-32,1%), le Isole (-31,5%), Centro (-27,3%) e il Nord-Est (-19,5%).

Inoltre, da Febbraio 2023 sono calati gli infortuni nei luoghi di lavoro sia dalla componente femminile (-45,1%), che da quella maschile (-14,6%). Il calo ha poi interessato sia lavoratori italiani, con un -32,1%, sia comunitari (-26,0%) che extracomunitari con -8,7%. Infine, dai dati statistici rispetto all’età, è emersa una riduzione generale su tutte le fasce, a eccezione degli under 20, registrando un +36.6% e tra gli over 69, con un aumento del 7,9%.

CASI MORTALI

Come anticipato, le denunce di infortunio con esito mortale presentate all’INAIL nel primo bimestre di quest’anno, sono state 100.  Confrontando i dati con gli anni precedenti, si sono evidenziati 14 casi in meno di infortuni con esito mortale nel primo bimestre 2022, 4 in meno nel 2021, 8 in meno nel 2020 e 21 in meno nel 2019.

Dall’analisi territoriale è stato registrato un aumento nel Nord-Ovest, da 29 a 35 casi e una diminuzione al Sud, da 23 a 14 casi, nelle Isole, da 12 a 6, il Centro, da 27 a 23 e nel Nord-Est, da 23 a 22. Nello specifico, le regioni con maggiori diminuzioni sono la Sicilia e il Lazio, entrambe -6%, la Lombardia (-5%) e la Campania (-4%), mentre sono aumentati nel Piemonte (+9%) e Veneto (+3%).

Altro calo rilevante è legato alla componente sia femminile, dove i casi di infortunio mortale sono diminuiti da 13 a 7, sia maschile, da 110 a 93. Per i lavoratori italiani, le morti sul lavoro sono diminuite da 97 a 84 e comunitari da 4 a due, aumentano invece per i lavoratori extracomunitari, da 13 a 14. Per quanto riguarda, invece, l’età dei lavoratori, sono stati registrati degli aumenti tra i 20-24enni, da quattro a sette casi e tra i 55-59enni, da 22 a 26. Sono diminuiti, invece, le fasce d’età tra i 35-39 anni (da 12 a 3) e tra 45-49 anni (da 15 a 9).

DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE

Le malattie professionali rilevate e denunciate all’INAIL nel primo bimestre del 2023 sono state 10.399, ovvero 2.319 in più rispetto al 2022, nello specifico quindi +28,7%. La crescita è del 33,3% rispetto al 2021 e del 4,6% nel 2029, a differenza del 2020 dove è il calo dell’1,4%.

I settori più colpiti sono:

  • Gestione dell’Industria e servizi con +28,9% (da 6.681 a 8.611 casi)
  • Agricoltura con +25,8% (da 1.347 a 1.695 casi)
  • Conto Sato con +78,8% (da 52 a 93)

Le percentuali di malattie professionali denunciate, invece, nelle aree italiane sono le seguenti: Nord-Ovest (+37,8%), Centro (+33,2%), Sud (+29,7%), Nord-Est (+25,7%) e Isole (+9,2%).

Per quanto riguarda il genere, per i lavoratori sono stati rilevati 1.578 denunce in più (+26,4%) rispetto all’anno 2022 e per le lavoratrici 741 denunce in più (+35,1%). La crescita ha interessato sia lavoratori italiani (+27,9%), sia comunitari (+10%), che extracomunitari (+55,2%).

Le tre malattie più denunciate sono state le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio. Sono poi seguite da tumori e malattie del sistema respiratorio.

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