09 lug 2019
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A3-A2L | Sui rischi esplosivi delle bombole refrigeranti infiammabili
Lo scorso giugno si è verificato un incidente presso un'azienda veneta nella quale è scoppiata una bombola di R290 (propano per la refrigerazione industriale).
L'esplosione della bombola contente 5kg di gas refrigerante è avvenuta in mattinata, quando gli operai non erano ancora presenti nello stabilimento. L'evento, probabilmente causato da un difetto della bombola, evidenzia una volta di più quanto i rischi esplosivi per le bombole di refrigerante necessitino di una approfondita conoscenza dei gas refrigeranti, sopratutto ora che la Commissione Elettrotecnica Internazionale ha modificato lo standard internazionale IEC 60335-2-89 andando ad innalzare il limite di carica per i refrigeranti infiammabili - all'interno dei quali troviamo anche l'R290 in questione -
Il limite di carica per i refrigeranti A3 (quelli classificati come altamente Infiammabili, come il propano, il propilene, il butano e l'isobutano) è portato a 500g, mentre per i refrigeranti classificati come leggermente infiammabili (A2L) hanno ora un limite di carcio di 1,2kg.
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