15 gen 2019

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GOVERNO | L'impatto della Legge di Bilancio 2019 sulla Sicurezza sul Lavoro




La Legge di Bilancio 2019 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 31 Dicembre.

Al suo interno trovano posto anche diverse novità che interessano direttamente la Sicurezza sul Lavoro.

Gli aspetti che più riguardano questo campo d'attività sono:

  • Attività di vigilanza
  • Apparato sanzionatorio
  • Tasso Inail
  • Tagli ai finanziamenti
  • Gestione dei certificati di infortunio e malattia professionale

 

Attività di vigilanza

La legge di Bilancio intendo porre molta attenzione all'attività di vigilanza con un rafforzamento generale delle forze in capo all'Ispettorato Nazionale del lavoro con l'aumento di 930 ispettori che verranno inseriti in tre anni.

 

Apparato Sanzionatorio

Nella Legge in oggetto, anche a seguito dei dati raccolti sugli infortuni sul lavoro dell'anno 2018, è stato inserito un particolare capitolo relativo agli aumenti degli importi delle sanzioni (che vedranno un accrescimento del 10%) che vengono imposte a seguito delle violazioni delle direttive relative alla sicurezza sul lavoro. L'aumento in questione è da considerarsi sia per le sanzioni di tipo amministrativo sia per quelle relative al penale.

 

Riduzione del Tasso Inail

 

In Legge di Bilancio sono stata inserite le riduzioni delle tariffe da versare all'Inail per l'assicurazione obbligatorio contro gli infortuni sul lavoro (2019-2021).

Le riduzioni delle tariffe porteranno una conseguente riduzione delle entrate alle quali si provvederà tramite una riduzione delle risorse destinate all'Inail fino ad un massimo di 50 milioni di euro, una riduzione delle risorse destinate allo sconto per la prevenzione (art 3 D.Lgs 23/2000), utilizzo delle maggiori entrate ai fini IRES per le annualità 2020 e 2021 (comma 1122).

 

Gestione dei certificati di infortunio e malattia professionale

 

L'INAIL, per quanto riguarda l'attività di compilazione e trasmissione telematica dei certificati medici di infortunio e malattia professionale, a decorrere dal 1 gennaio, trasferirà annualmente al Fondo Sanitario Nazionale 25 milioni di euro “mediante versamento all'entrata del bilancio dello Stato e successiva riassegnazione alla spesa, da ripartire tra le regioni e le province autonome in sede di predisposizione della proposta di riparto della quota indistinta delle risorse relative al fabbisogno standard nazionale.”

Per i prossimi anni, invece, tale importo verrà maggiorato del tasso di inflazione programmato dal governo.

 

 

 

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