15 giu 2018

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Sicurezza Lavoro | La posizione del nuovo esecutivo




Nella giornata di ieri il nuovo Ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, ha iniziato l'informativa in Aula alla Camera sugli incidenti sul lavoro parlando di «numero devastanti» e di un vero e proprio «bollettino di guerra».

Si tratta della prima dichiarazione in Aula del Ministro riguardante la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Un intervento, che ha visto tra gli spettatori in Aula anche il segretario della Cgil Susanna Camusso, e che ha posto l'accento sulla grave situazione italiana in ambito di sicurezza nelle imprese e sulla necessità di agire quanto prima su più fronti.

Il Ministro pentastellato sottolinea come sia necessaria una revisione dell'atteggiamento di imprese e lavoratori rispetto al tema della sicurezza passando da un concetto di “obbligo legislativo” ad un concetto di “cultura della sicurezza” la quale «deve partire anzitutto dalle aziende partecipate dallo Stato. Non è alimentando il conflitto tra imprese e lavoratori che aumenteranno i diritti dei lavoratori – aggiunge – è il momento di fare squadra».

Di Maio si sofferma poi sull'aspetto legislativo della questione parlando della necessità di ridurre burocrazia e di potenziare i controlli. In questo senso il Ministro sottolinea come non sia necessario un aumento delle leggi, ma piuttosto «lasciare le norme esistenti, ma adesso è il momento di farle rispettare e di premiare chi le rispetta. Non penso che la sicurezza sul lavoro venga garantita dallo scaricare sulle imprese oneri e responsabilità, ovvero solo attraverso misure punitive, bisogna rafforzare la vigilanza e i controlli.» Proprio sul tema ispettori, il Ministro e Vicepremier aggiunge che nei prossimi 5 anni il personale ispettivo subirà un dimezzamento, ma che per poter potenziare la vigilanza sarà necessaria l'assunzione di almeno 1000 unità.

Al termine dell'informativa tenuta da Di Maio tutta l'Aula della Camera dei Deputati ha osservato un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime sul lavoro.

Uno dei primi commenti al discorso di Di Maio arriva dal Presidente Nazionale dell'ANMIL Franco Bettoni che esprime apprezzamento per le parole del Ministro aggiungendo «Non possiamo che sottoscrivere le parole del Ministro nella necessità di intervenire prima di tutto sullo sviluppo di una vera cultura della sicurezza».

Si sofferma poi sull'aspetto legislativo aggiungendo che «è vero che la nostra normativa è precisa e completa, ma senza una solida sensibilizzazione di aziende e lavoratori gli incidenti continueranno purtroppo a verificarsi. Diventa fondamentale investire nella formazione già a partire dalle scuole».

Sono presenti 3 commenti alla notizia

piero
15 giu 2018 alle 12:32

E' ambiguo dire "bisogna rafforzare la vigilanza e i controlli" per poi.» Proprio sul tema ispettori, il Ministro e Vicepremier >> aggiungere che "nei prossimi 5 anni il personale ispettivo subirà un dimezzamento, ma che per poter potenziare la vigilanza sarà necessaria l'assunzione di almeno 1000 unità." NON si capisce cosa vuol fare !!

LUDOVICO
15 giu 2018 alle 15:32

ma di che stiamo parlando ?.....vogliamo parlare delle inesistenti emergenze di quando l'altro ieri si è fermato per 4 ore un treno sotto una galleria, senza luci e con un treno ad alta velocità che è stato fatto passare (ad alta velocità) sull'altro binario con i passeggeri scesi dal proprio treno ?..... ma ne parlate o fate finta di non sapere ? volete la registrazione telefonica di cosa gli è stato risposto ad un passeggero che ha chiamato soccorso agli enti di soccorso ? ricordate il disastro dell'albergo sotto la neve ? UGUALE.

Leo
16 giu 2018 alle 09:09

E' assolutamente indispensabile aumentare e migliorare il sistema dei controlli. Senza questi, tutte le proposte sono inefficaci.

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