17 nov 2023

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RUMORE | SUVA pubblica “Rumore pericoloso per l’udito sul posto di lavoro”




La sezione 3.4 è dedicata agli effetti dell’età sulla capacità uditiva, che peggiora con l’avanzare degli anni, aumentando il rischio di ipoacusia da invecchiamento.

Gli uomini, in genere prima delle donne, mostrano un deterioramento della sensibilità uditiva, anche a causa delle frequenze più elevate. L’invecchiamento colpisce principalmente l’orecchio interno, compromettendo la partecipazione alle conversazioni, isolando il soggetto.

È fondamentale comprendere che l’ipoacusia da rumore è una delle malattie professionali più comuni in Italia, e bisogna prestare attenzione a evitare l’esposizione prolungata a rumori intensi, poiché i danni possono diventare irreversibili; in quanto l’orecchio interno, ormai danneggiato, non è capace di rigenerarsi.

In sintesi, l’esposizione prolungata al rumore sul lavoro e nel tempo libero può essere fatale poiché l’udito non ha il tempo per rigenerarsi. Consegue che sia il rumore industriale che la musica possono causare danni permanenti all’udito se l’esposizione a questi è continua.

Inoltre, l’esposizione al rumore non è l’unica causa di ipoacusia; il danno può derivare anche dall’irrigidimento meccanico dell’orecchio medio (otosclerosi), processi degenerativi dell’orecchio interno, forte o precoce invecchiamento, malattie ereditarie, infezione, determinati medicinali e trauma cranico.

 

Il documento da cui è tratto questo articolo approfondisce ulteriormente le altre cause e rischi derivanti dal rumore.

 

Per consultare il documento: https://bit.ly/rischiorumore

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