22 dic 2022

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ECHA | Dal “Dopo Brexit” aumentano le segnalazioni di sostanze chimiche pericolose in commercio




Da Helsinki non arrivano buone notizie con l’ultima relazione annuale di ECHA sul commercio di sostanze chimiche pericolose vietate o seggette a rigorose restrizioni.

Si registra, infatti, un aumento del 19% delle esportazioni dall’UE nel 2021 rispetto al 2020 per un complessivo di 791 576 tonnellate di sostanze chimiche.

Si legge dal sito ECHA che le esportazioni di benzene, il quale viene utilizzato anche nella produzione di plastiche, resine, fibre sintetiche, coloranti e lubrificanti per gomma, sono aumentate di ben il 143% nel 2021.

Tale sostanza PIC risulta essere la più esportata per il terzo anno consecutivo.

La Germania risulta essere ancora la nazione che esporta maggiori quantitativi di sostanze PIC, anche se i volumi sono diminuiti del 13% rispetto al 2020.

Cosa è cambiato con la Brexit?

Dalla Brexit anche il Regno Unito risulta essere un paese Extra UE ed ha quindi contribuito notevolmente all’aumento delle importazioni nell’Unioni. La quantità totale di sostanze chimiche pericolose importante nell’Unione Europea nel 2021 è stata di 883.120 tonnellate, con un aumento del 120% rispetto all’anno precedente; di queste sostanze ben 284.000 tonnellate arrivano dal Regno Unito.

 

Documenti Disponibili:

Report sulle esportazioni ed importazioni nel 2021 di sostanze chimiche inserite nell’Annex I del Prior Informed Consent (PIC) Regulation

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