30 ott 2018

777 visite


Iscriviti alla Newsletter Aliseo


Rimani aggiornato sulle ultime novità!


ISCRIVITI QUI



INAIL | Quaderno del giorno: Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto




Continua la nostra rassegna dedicata ai quaderni tecnici dell'INAIL dedicati ai cantieri temporanei o mobili.

Oggi ci occupiamo del quaderno dedicato ai sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto.

I sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto vengono utilizzati nei cantieri temporanei o mobili come, ad esempio, quelli relativi alla costruzione o manutenzione delle reti infrastrutturali, di fondazioni e, più in generale, di manufatti interrati. Tali sistemi di protezione sono realizzati in cantiere o prodotti in fabbrica. Le principali attenzioni da porre nell'utilizzo dei sistemi prefabbricati sono relative al rispetto delle indicazioni contenute nel libretto di uso e manutenzione del fabbricante. I sistemi realizzati in cantiere sono apparentemente di minore complessità. È opportuno che, anche questi, siano soggetti a regolare manutenzione e controllo visivo, prima della messa in opera, in maniera tale da conservare nel tempo le caratteristiche prestazionali iniziali.

 

Definiti come dispositivi di protezione collettiva che proteggono il lavoratore, che lavora all'interno dello scavo, dal rischio di seppellimento, i sistemi di protezione degli scavi a celo aperto sono possono essere utilizzati in aree non antropizzate (scavi di splateamento o sbancamento) ed antropizzate (scavi a sezione obbligata per trincee, sottomurazioni o fondazioni).

 

Sostanzialmente ne esistono di due tipologie:

  1. Sistemi realizzati in cantiere:
  • Sistemi realizzati totalmente in legno.
  • Sistemi realizzati con puntoni in metallo.
  1. Sistemi realizzati con componenti prefabbricati:
  • Sistemi realizzati mediante blindaggi.
  • Sistemi realizzati mediante palancole.

 

La scelta del sistema di protezione degli scavi a cielo aperto, da adottare in una specifica realizzazione, dipende dai rischi da eliminare e/o ridurre, preventivamente individuati nell'attività di valutazione dei rischi e il montaggio deve avvenire esclusivamente dopo aver verificato correttamente:

  • le caratteristiche del terreno;
  • la morfologia del terreno;
  • la presenza di falde d'acqua;
  • la presenza di impianti interrati (energia elettrica, gas, acqua, telecomunicazioni);
  • la presenza di opere e/o strutture interrate o fuori terra.

Per consultare il quaderno tecnico nella sua interezza scarica il documento da questo link.

Aggiungi un commento alla notizia





CONTATTACI


Chiamaci allo 0424 38 26 38
o compila il box a lato, ti daremo tutte le
informazioni di cui hai bisogno.





Together for safety necsi group